Come nasce il nome della Band: K’in 232…?

La genesi del nome della band “k’in 232”

Il nome della nostra band, definito da alcune recensioni “bizzarro”, nasce da un percorso di ricerca introspettiva e culturale intrapreso da Massimo. Durante i primi incontri tra noi, Massimo ha condiviso con il gruppo alcune delle sue riflessioni e contenuti che, nel tempo, sono diventati parte integrante della nostra identità culturale e artistica. Questi temi ci caratterizzano fin dall’inizio e continuano a stimolarci.

Il nome si ispira a antiche culture del Centro America, in particolare ai Maya. Queste tradizioni sono state la “miccia” di pensieri più ampi e articolati, che abbiamo rimodulato per riflettere con attenzione sul nostro presente e sulla società in cui viviamo oggi. Le nostre “formule” di creazione sono semplici ma ricche di contaminazioni: sono il risultato di un mix di pensieri e riferimenti che si mescolano tra loro. Per esempio, tra le fonti che ci ispirano ci sono il lavoro di Erich Fromm, psicologo e filosofo tedesco, e quello di Carlos Castaneda, antropologo e scrittore peruviano che ci ha trasmesso l’eredità degli Sciamani Toltechi. Non mancano anche influenze dalla letteratura inglese, come quella di Aldous Huxley.

Ma torniamo al nome della band: “k’in” significa “giorno” nella cultura Maya. In particolare, ci riferiamo al giorno 232 del calendario Tzolkin, un giorno chiamato “UMANO GIALLO SPETTRALE”. Questo giorno ha un significato molto forte e chiaro per noi.

Ecco un’interpretazione di quel giorno, a cura di Ahau Eventi Olistici, che ci rispecchia molto e descrive perfettamente l’atmosfera che viviamo durante le nostre performance pop rock:

“Kin 232 – UMANO GIALLO SPETTRALE
Oggi possiamo finalmente lasciar andare… Il giorno Spettrale è sempre un giorno di liberazione, di liberarsi da zavorre e pesantezze, da tutto ciò che non funziona più. Scivoliamo, con il vento bianco in poppa, su un mare più tranquillo, perché abbiamo affinato le nostre doti ricettive e raggiunto una maggiore fluidità e centratura nella comunicazione, dal cuore verso il visibile e l’invisibile, dentro e fuori.

L’Umano Giallo rappresenta la consapevolezza dei propri limiti, ma anche la possibilità di superarli grazie al libero arbitrio, che è il nostro strumento principale. Oggi scegliamo di comunicare in modo più essenziale, più autentico, in linea con noi stessi. La realtà che viviamo la creiamo noi, e gli Umani Sacri sanno di avere il potere di modificarla, trasformarla, migliorarla. Proiettiamo nel nostro mentale e nella realtà nuove idee, emozioni, fatti.

Dove va l’attenzione, va l’energia: e l’energia crea ciò che viviamo. Quindi, scegliamo con cura il nostro mondo!”

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