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“UCCIDI LA TUA STREGA”

Autoproduzione 06/01/2023

Musica dei K’in 232, testo Massimo Parducci. Luca Bresciani Batteria ; Pino La Rocca Basso; Marco Del Sarto Chitarre di accompagnamento e assoli; Massimo Parducci Voce e Chitarre di accompagnamento.

Autoproduzione in Santo Stefano di Magra (SP) : mix e master a cura di Luca Bresciani.

Descrizione del Brano

“Perché non ho trovato nessuno con il quale accompagnare questa mia vita più solitaria che non?

L’ultima volta che varcai le soglie del cielo avvenne in un turbamento improvviso: nella mia pseudo maturità dell’esistenza! Mi ritrovai bambino nudo d’estate a farsi fare il bagno dalla mamma in giardino :come è dolce la vita!

Non poteva che essere un’amore effimero che sapevo bene vestire gli stessi abiti di quella strega: ma rimasi in quel momento stregato.

E’ stato come in un sogno lontano, un ricordo indelebile e intenso di emozioni … Correvo in un bosco , solo e nel buio: alcuni fuochi in prospettiva illuminavano la mia destinazione. Cercavo lei , la mia strega, la volevo uccidere una volta per tutte : per questo avevo con me una spada. Arrivai a quella casa e la vidi nitidamente e immediatamente la colpii con la spada, lei scappo ferita, la rincorsi ma sparì nelle steppe. Iniziò quel giorno una lotta estenuante dentro di me, non sapevo se la strega era viva o morta …

E tu che ancora una volta sei fuggita in una delle tue fughe fallite in partenza, sei solo l’ultima che vedo non voler combattere davvero”.

Ascolta il brano sul nostro canale YouTube

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“M A D R E”

Autoproduzione 13/01/2023

Musica dei K’in 232: Batteria Luca Bresciani; Basso Pino La Rocca; Chitarra solistica e di accompagnamento Marco del Sarto; voce e chitarre di accompagnamento Massimo Parducci; testo Massimo Parducci. Autoproduzione in Santo Stefano di Magra (SP) : mix e master a cura di Luca Bresciani.

Descrizione del brano.

Madre è un brano che rispecchia la nostra anima pacifista e antimilitarista. Il testo è ermetico perché vuole essere chiaro e potente, spinto in questo senso da una musica pensata quasi come ad una colonna sonora di un film, un film tutto da immaginare durante l’ascolto. Nel brano si parla dell’ acre odore della guerra, odori ai quali il soldato accetta di sottostare per promuovere azioni militari che sono sempre “mascherate” dietro ai valori discutibili “delle bandiere”. Il soldato in questo caso si rende conto di aver sbagliato ad arruolarsi e al momento della prova sul campo prova ad invocare la Madre per essere assolto dal male di cui è partecipe. Parla a sua madre perché sa di aver ucciso il bambino che è stato e come molti soldati si ubriaca per affrontare con effimera incoscienza le azioni di morte. Intorno al soldato scorrono in gran parte il sangue e le lacrime di innocenti e tali si riversano metaforicamente sotto forma di pioggia sulla sua coscienza. Il soldato a fine brano muore per arresto cardiaco.

IL TESTO (testo di Massimo Parducci).

Madre, qui ora , è acre ogni odore, acre , di cosa , per una bandiera. Madre fammi scappare via da qua , qua si perdono le anime, Madre qui piove ma acqua non ce n’è , è solo il sangue tra le lacrime. Madre, qui un Roger, e poi tutto tace. e bevo, e bevo, per ricordar meno. Madre fammi scappare via da qua, qua non è come credevo, Madre qui piove ma acqua non ce n’è , è solo il sangue tra le lacrime. Madre, la dentro c’era una bambino; Madre la dentro c’era un bambino, C’era un bambinooooo! Madre fammi scappare via da qua, qua non è come credevo, Madre qui piove ma acqua non ce n’è , è solo il sangue tra le lacrime. Madre fammi scappare via da qua, qua non è come credevo, Madre qui piove ma acqua non ce n’è , è solo il sangue tra le lacrime. Madre fammi scappare via da qua.

Ascolta il brano sul nostro canale youtube

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Parlano dei Kin 232

http://www.radiophonica.com/interventoblog/k-232-presentano-madre

http://www.spaziorock.it/speciale.php?id=premiere-guarda-il-video-di-cera-una-volta-kin-232

https://www.joyfreepress.com/2019/06/17/301604-kin232-quetzal/

http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=6933

http://bestarblog.blogspot.com/2019/04/kin232-presentano-cera-una-volta-primo.html

https://www.fattitaliani.it/2019/04/kin232-il-valore-della-liberta-nel-1.html

https://www.intopic.it/artcolo/293625/

https://www.radiostar.it/kin232/

http://www.magazzininesistenti.it/kin232-quetzal-2019-di-alessandro-freschi/

K’IN:232 QUETZAL


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Kin232/MEI – Musica indipendente dal 1995

In Anteprima sul Meiweb I K’IN:232 presentano C’ERA UNA VOLTA, primo video tratto dall’album QUETZAL

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Radio Sarzana

Bella iniziativa da parte di amanti e cultori della buona Musica, che viene ulteriormente valorizzata, a nostro avviso, dalla scelta di fondo di trasmettere solo musica INDIPENDENTE .

Una radio locale che riesce così a dar vita ad un nuovo presidio culturale sul Territorio: una nuova opportunità di valorizzazione dei musicisti locali.

Radiosarzana H24 musica indipendente non stop si ascolta così:

https://radiosarzana.com/

Noi Kin 232 ringraziamo Radio Sarzana per averci inserito all’interno dei programmi.

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Come nasce il nome della Band: K’in 232…?

Questo nome , definito “bizzarro” in alcune recensioni riguardanti la nostra Band, nasce da alcune esperienze di ricerca introspettiva e culturale condotte nel tempo da Massimo, contenuti che spesso Massimo ha condiviso con tutta la Band durante i primi incontri in cui ci siamo conosciuti e si è dato vita alla formazione. Oggi quei contenuti sono parte integrante della struttura culturale del Gruppo : ci caratterizzano sin dall’inizio e stimolano sempre.

Si tratta di antiche culture riconducibili alle popolazioni del centro America, in particolare quella dei Maya.

Queste tradizioni culturali sono state la “miccia” di pensieri più ampi e articolati , “esplosi” e rimodulati per ripensare con attenzione alla lettura del nostro presente , della società in cui ci troviamo oggi . Sono formule di lettura semplici , che usiamo nel nostro creare: le definiamo formule perché ci sentiamo contaminati da più pensieri e riferimenti che inesorabilmente si “mescolano” con quelli di partenza. Ad esempio all’interno delle nostre “formule” ci sono contenuti riconducibili ai lavori di Erich Seligmann Fromm (Francoforte sul Meno, 23 marzo 1900 – Muralto, 18 marzo 1980) ,psicologo, psicoanalista, filosofo ed accademico tedesco, e ancora di Carlos Castaneda, scrittore e antropologo peruviano che ci ha trasmesso l’eredità conoscitiva degli Sciamani Toltechi….. e ancora della letteratura inglese di Aldous Huxley….

Ma….tornando al nome della Band….il riferimento però è “forte e chiaro”:

k’in ,nella cultura Maya , significa “giorno” : il giorno 232 è uno specifico giorno della cultura Maya facente parte dell’antico e noto calendario denominato Tzolkin: è il giorno dell’UMANO GIALLO SPETTRALE

Per comprendere in sintesi il perché di questa scelta, di seguito si pubblica un’interessante interpretazione del giorno “KIN 232 “ .Tale interpretazione (“in parole” ) bene evidenzia uno stato emotivo che ci assomiglia molto ;bene definisce quell’atmosfera nella quale ci immergiamo durante il nostro suonare PopRock.

L’interpretazione è a cura di :Ahau Eventi Olistici.

Kin 232- UMANO GIALLO SPETTRALE
Oggi possiamo finalmente lasciar andare… Il giorno Spettrale è sempre un giorno di liberazione, da zavorre, da pesantezze, da tutto ciò che non funziona più. Scivoliamo, Vento Bianco in poppa, su un mare più tranquillo perché abbiamo affinato le nostre doti antenne ricettive (quali sono tutti gli Umani Sacri) e raggiunto maggiore fluidità e centratura nella comunicazione dal nostro Cuore verso il visibile e l’invisibile, dentro e fuori. L’Umano Giallo è la consapevolezza dei limiti ma anche la possibilità di superarli con il libero arbitrio, suo strumento prediletto.
Quindi oggi scegliamo la comunicazione più essenziale, quella più in linea con noi stessi, quella responsabile delle idee che culliamo nella mente, che proiettiamo nel nostro corpo mentale, che materializziamo in emozioni, parole e quindi fatti. La realtà intorno a noi la creiamo noi stessi e questi gli Umani Sacri lo sanno; come sanno di avere il libero arbitrio per modificarla, trasformarla, migliorarla… proiettando nel mentale e quindi nella realtà “visibile” nuovi contenuti, nuove informazioni, nuove emozioni, nuovi fatti. Dove va l’attenzione là va l’energia: e l’energia crea ciò che viviamo. Scegliamoci il nostro mondo!”