“C’era una volta” – Un viaggio tra ricordi e riflessioni
La canzone “C’era una volta” ci porta indietro nel tempo, a un’epoca in cui il mare sapeva di mare e un fiore aveva sempre il suo profumo. Un temporale, allora, non era solo un evento meteorologico, ma un’occasione di pace, un momento per riposare e lasciarsi cullare dalla natura.
Oggi, purtroppo, il temporale si trasforma in qualcosa di molto diverso: una bomba, non più di acqua, ma di veleno. Questo veleno è il risultato dell’insensata ricerca dell’uomo per il potere e il denaro, che trasforma anche i momenti più naturali in minacce.
In un mondo che corre veloce, dove si ascolta poco e tutto si mescola in un mare di mistificazioni, la verità sembra sempre più difficile da scoprire. Il ghiaccio, simbolo di verità custodita dal tempo, si scioglie rapidamente, diventando un’immagine potente del male che l’uomo infligge a sé stesso e al pianeta. La mistificazione diventa così la norma, e la realtà si perde tra le false apparenze.
Chi ha inventato questa giostra? È chiaro che il giostraio si diverte più di chi ci sale, ridendo dal suo castello dell’orrore insieme al re dell’inganno. È una riflessione amara su come il potere e l’avidità possano manipolare le masse, lasciando che tutto diventi un gioco crudele.
La canzone, autoprodotta il 10 luglio 2023, è un’opera dei K’in 232, con testo di Massimo Parducci. La musica vede la partecipazione di Luca Bresciani alla batteria, Pino La Rocca al basso, Marco Del Sarto alle chitarre di accompagnamento e assoli, e Massimo Parducci alla voce e alle chitarre di accompagnamento. Il mix e il master sono stati curati da Luca Bresciani a Santo Stefano di Magra (SP).
“C’era una volta” ci invita a riflettere sul passato, sulla bellezza e sulla purezza che rischiamo di perdere, e ci sprona a non lasciarci ingannare dalle false apparenze di un mondo sempre più distorto.